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al testo di Guido Balbo
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Trapassato tra presente e futuro
Trapassato *** Tra silenzi di facce che si voltano cercando altro emozioni, pulsioni brame e desideri semplici decise azioni o recise di volontà e passioni
come se la vita scandisse i battiti del cuore
ci trattengono criteri incomprensibili avvolti nel mistero più profondo interrogativi in viva persistenza
come se la vita non fosse solo un volo.
Eppure chiare sono l’orme che oltrepassano confini passaggi nel mar morto a cielo aperto presagi di pertugi di scappatelle e scappatoie facili.
Come se la vita iniziasse solo ora
allorquando inanimati di solo involucro si resti con anima a seguir l’istinto posta
a cercar la luce, per ritornare. Tormentoso inizio d’ognun rientro difetti e colpe scaricando.
Come se la vita salisse con la morte, ai piani alti
dove riparte a contare il tempo oltre ben poco sereno limbo se troppo piangono rimorsi e tacciono … chiari percorsi.
Come se la vita scendesse con la morte a patti.
*** Tra presente *** Di patti gelati e distanti a l’apparenza … inganni della sorte
di fulmini a ciel sereno e annunciate esondazioni chiari di luna trafitti dove il giorno affievolisce e tutto, già dai primi istanti tramuta in nebbia.
Stracciate vesti e capelli strappati prefiche o meno di dolci lacrime amare che illustrano solo uno stato diverso un opposto cammino.
Come se la vita non potesse morire d’apparenza;
sì che tutt’attorno scorre nel nulla fosse.
*** E futuro *** Fosse e nulla più tra tre colpi di tosse dove sciama il ricordo e si perde ogni traccia.
Resta un afflato quello che regge intemperie terremoti e dubbi astrali
che resiste ai morsi della fame e alle frenesie del tempo
quello che vive e risiede … solo in chi ama.
Come se la vita scegliesse il nido del domani. |
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